Antagonisti del recettore dei mineralocorticoidi ed esito nei pazienti con infarto miocardico e con scompenso cardiaco


Non ci sono studi sugli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi ( MRA ) che hanno preso in esame nella vita reale l'esito de pazienti non-selezionati con infarto miocardico e insufficienza cardiaca.
Esiste incertezza sugli effetti degli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi in relazione alla frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) e alla malattia renale cronica ( CKD ).

L'obiettivo dello studio è stato quello di valutare l'uso degli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi, e confrontare i risultati nei pazienti con infarto miocardico e con insufficienza cardiaca in relazione alla frazione di eiezione ventricolare sinistra e alla malattia renale cronica.

Sono stati inclusi i pazienti con infarto miocardico e insufficienza cardiaca ineriti nel Registro svedese sull'infarto miocardico, SWEDEHEART, per il periodo 2005-2014.

Le associazioni tra l'uso di antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi e la mortalità per tutte le cause fino a 3 anni sono state valutate mediante regressione multivariata di Cox, stratificata per gruppi di frazione di eiezione e presenza di malattia renale cronica ( velocità di filtrazione glomerulare stimata [ eGFR ] inferiore a 60 ml/min per 1.73 m2 ).

Dei 45071 pazienti con infarto miocardico e insufficienza cardiaca, 4470 ( 9.9% ) avevano ricevuto gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi.
Quelli con insufficienza cardiaca e FEVS inferiore al 40% avevano assunto, più spesso, gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi ( 19.6% ) rispetto a quelli con FEVS dal 40 al 49% ( 9.1% ) o FEVS superiore o uguale al 50% ( 4.7% ).
L'8.6% dei pazienti con malattia renale cronica aveva ricevuto gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi.

Dopo aggiustamento, l'uso degli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi è risultato associato a una mortalità inferiore in quelli con FEVS inferiore al 40% ( hazard ratio [ intervallo di confidenza al 95% ] 0.81 [ 0.75-0.88 ] ) e FEVS dal 40 al 49% ( 0.88 [ 0.75-1.03 ] ), ma non in quelli con FEVS superiore o uguale al 50% ( 1.29 [ 1.09-1.53 ] ), con interazione significativa tra antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi e FEVS ( P inferiore a 0.0001 ).

L'associazione tra l'uso degli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi e la mortalità è risultata simile in quelli senza ( 0.96 [ 0.88-1.05 ] ) o con ( 0.92 [ 0.85-0.99 ] ) malattia renale cronica.

In conclusione, nei pazienti con infarto miocardico e insufficienza cardiaca, l'uso degli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi è risultato associato a una migliore sopravvivenza a lungo termine nei pazienti con FEVS inferiore al 40% ma non in quelli con FEVS superiore o uguale al 50%, mentre il rischio di mortalità è risultato simile nei pazienti trattati con antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi con o senza malattia renale cronica. ( Xagena2018 )

Löfman I et al, J Am Heart Assoc 2018 Jul 6; 7 (14). pii: e009359. doi: 10.1161 / JAHA.118.009359.

Cardio2018 Nefro2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

Non è noto se l'estensione della malattia coronarica sia associata alla presenza di insufficienza cardiaca dopo infarto miocardico. Inoltre, è...


Un trattamento più aggressivo della pressione arteriosa, con un obiettivo per la sistolica inferiore a 120 mmHg, riduce i tassi...


La somministrazione precoce del Eplerenone ( Inspra ), un antagonista del aldosterone, può contribuire a migliorare gli esiti cardiovascolari nei...


E' stato valutato l'effetto dell'antagonista selettivo dei recettori mineralcorticoidi Eplerenone ( Inspra ) sulla funzione renale, e l'interazione tra i...


Studi recenti hanno dimostrato che i livelli di aldosterone misurati in pazienti con scompenso cardiaco o infarto acuto del miocardio...


Studi hanno suggerito che l’uso di Rosiglitazone ( Avandia ) può essere associato ad un aumentato rischio di gravi eventi...


Uno studio ha confrontato il valore prognostico di un nuovo e promettente marcatore, la copeptina, con quello di BNP (...


Il blocco farmacologico dell’aldosterone è stato impiegato per trattare l’infarto miocardico acuto e l’insufficienza cardiaca coronarica.Ricercatori dell’University of Alberta ad...


Dopo infarto miocardico, sia l’età che il rimodellamento ventricolare sinistro sono associati ad un aumentato rischio di eventi avversi.Uno studio,...